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martedì 26 gennaio 2010

Caro amico Bersani; sono un comunista deluso, volevo dirti...

Colgo l'occasione datami dalle vicende pugliesi per esprimere il mio dispiacere nel rendermi conto ancora una volta, che il cittadino viene sempre dopo le priorità politiche. Stavolta però, il gioco delle tre  seggiole non ha funzionato. Il popolo ha detto vaffan... alle richieste di partito,(vaffan... D'alema dico io). Giusto. Licenziereste voi un ottimo operaio alle vostre dipendenze? Con tutta la carenza di brave persone che c'è, non inventiamoci almeno i nemici per strada! Da quella vicenda tuttavia, non traiamo solo una vittoria sonora, (per una volta almeno) della democrazia, ma anche un partito ormai totalmente disfatto. Ammettere ciò è brutta, ma purtroppo è la realtà... con quello stronzo venditore di spazzole che intanto la fa da padrone. Sapete qual'è il problema del PD? Oggi abbiamo i media che spingono sul mondo e che dettano: usi, costumi, economia, ferie, panettoni... tutto in percentuale sondata! Il PD per restare a bordo di un sistema favorevole a sè stesso e fedele ad una logica populista si è adattato. Durante quest'intento però, é subentrata una deriva ideologica (Ideologie...ASSENTI), una politica fatta solo di critiche (Iperlegittime) e di proposte assurde. Pure il PD come il PDL si basa di fatto sull'ipocrisia, sulla menzogna, sulla circuizione. Certo è che una politica così al PDL esce meglio... Il PDL è perfettamente in grado di mentire e fottere gli elettori senza provare il benchè minimo rimorso. Ma come si può fare ad uscire da questa situazione... 

Caro amico Bersani.

Sono un cittadino italiano residente in Valcamonica, nella provincia di Brescia. Ti scrivo per metterti in guardia, anche in seguito ad i fatti di Bologna, alla questione morale... che non è di sicuro solamente della destra. Volevo dirti: -guarda che qui da noi, qualsiasi dei candidati, incarichi in qualsiasi modo, sappi che quelli che ci sono, sono uno peggio dell'altro. Qui da noi, i cordoni della borsa, sono tenuti dal BIM e dalla Comunità montana, due enti nelle mani della sinistra. Sappi anche che questi enti, più che favorire l'economia locale, hanno favorito i loro tornaconti in un gioco di appalti "per pochi ma non per tutti" nella realizzazione di opere assolutamente inutili.  Qui da noi il confine tra destra e sinistra, non significa più nulla, gli aspiranti politicanti si contendono ormai le seggiole, al di là dei partiti. Ci ritroviamo con la peggior specie di individui, a gestire malamente le già esigue risorse... Caro amico Bersani... Nonostante il cognome che comincia per BER e la data di nascita, come quella del premier. Se di questione morale si deve parlare... chiama l'A Team e mandalo in giro per l'Italia a far piazza pulita... Avrà lavoro per anni... Caro amico Bersani... Ti ricordi il comunismo? gli operai convinti? il proletariato? Dove li hai messi? Ma soprattutto dove cazzo vai? Caro amico Bersani... Ma va a ffa n culo! 

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mercoledì 13 gennaio 2010

Ma 'ndo cazzo son finiti tutti?

-Aaaaah stasera voglio proprio uscire... mi vado a bere una birra e a far due chiacchiere con qualcuno.... Ma ndo cazzo sono finiti tutti quanti?" Strade deserte, bar chiusi, clima da notte da tempo di guerra, manca poco che ti vedi una camionetta dell'esercito tedesco sbucare da qualche parte. Ma come stiamo vivendo dico io... che cavolo fanno tutti, cosa pensano, come se la menano? Niente... dopo aver bevuto due cose inutili davanti a banconi vuoti, spogliati dalle idee proprie dei bar di una volta: hai presente quei locali con... la barista baldracca avvizzita e quattro muratori trogloditi che le girano intorno... ormai da anni? La speranza non ha confini. 

Torno a casa e nel mentre, non posso far altro che pensare e rimpiangere i bei tempi andati. Una società sicuramente possibilista e più aperta, più semplice ma meno globalizzata...  C'era la vita per le strade, c'era la possibilità di vivere serenamente... All'orizzonte c'era sempre il sole... Ma che cosa è cambiato mi chiedo? Secondo una logica matematica. Per risolvere un problema: 1° si analizzano i dati,2° si trova la soluzione attraverso il procedimento. 

Dati: In macchina è meglio non girare, sei sempre fuori dai parametri...

I media, han fatto si che la massa si orientasse, riducendo le opportunità di confronto, addirittura condannando le minoranze a sindromi razziste.

La politica, fa la sua parte, rendendoci precari, della vita stessa...  

In pratica stiamo diventando tutti ipocondriaci, sofferenti a prescindere...

...E così la mia mente, non può far altro che sfuggire per un attimo la realtà, rincorrendo i ricordi------- I ritrovi nei boschi... delle sere intere a discutere su tutto e di tutto, cibo per la mente... e anche per lo spirito. Incontri, incontri stupendi con persone perfette nella loro assoluta unicità... Aaaaaaaaaaa che bello. Tutti quei tasselli, così diversi, in un tessuto sociale anche solo di un piccolo paese, creavano un mosaico stupendo. Oggi, dopo "l'aggregazione del pensiero" o sei dentro, o stai fuori... ed esser dentro vuol dire stare a casa, a guardare la tele, a guardare ancora quell'orizzonte e vedere un sacco di nubi, nere. Ma non importa, ciò che conta è il DANARO. Quel lurido mazzetto di carta. 

E così di nuovo il pensiero incomincia a viaggiare nei ricordi... Tutto sommato, devo dire grazie, per aver avuto l'opportunità di essere qui a raccontarvi ciò, per aver vissuto molto ed intensamente, per essere passato incolume... anche nelle strettoie. Della mia vita potrei scrivere un romanzo, i colpi di scena non mancherebbero di certo! Devo dire grazie per avere moglie e figli stupendi, devo dire grazie perchè comunque vada... non morirò di fame ed avrò sempre qualcuno vicino... Mi viene in mente una canzone mia, ricca di speranza, si intitola "il risveglio dei semplici". 

Comunque sia, resta un peccato vivere così... condannati ad una involuzione culturale ed ad un cannibalismo tribale devo dire vergognoso!

Ancora un po' di fame... e sarà sicuramente rivoluzione! A sto punto, ben venga. ciao

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martedì 12 gennaio 2010

Le avventure di Isidoro alle prese con la deriva capitalista

Cari amici lettori, nelle vicende della nostra attualità, oggi spicca prevalentemente quella di Rosarno. Una orribile onda buia su tutta l'umanità. Nei vari dibattiti politici, ognuno cerca di avvalorare le proprie teorie, chi dice di spedirli indietro, chi dice che la colpa è dell'europa, chi dice che è stato gheddafi, adesso è colpa della ndrangheta... Io so solo che ho visto persone disposte ad accettare condizioni di vita disumane pur di sopravvivere. Persone trattate veramente come animali, prese a fucilate, gente che a fatica ha fuggito la propria melma, e che sistematicamente là viene rimandata... Orbene amici, ci fu un uomo duemila anni fa che con tutta la sua famiglia venne discriminato e scacciato dalla terra di Israele, lo stesso del crocifisso, quel crocifisso tanto voluto nelle scuole proprio da coloro che per primi cacciano gli immigrati. I migliori si sentono tolleranti per aver donato loro i propri avanzi, per avergli permesso di dormire nella stalla... insieme al bue e all'asinello. Ma dove stiamo andando a finire? Ma soprattutto come possiamo risolvere un problema di questa portata? Gira e rigira ci ritroviamo nuovamente a vedere dei tentativi di soluzione assolutamente illusori e posticci spostando il problema nel futuro che in seguito ce lo renderà dieci volte tanto. La crisi, l'inquinamento, il razzismo, la violenza, la disonestà, a mio modo di vedere sono tutti rami della stessa pianta, una pianta infestane e negativa. Come ben sanno tutti coloro che si occupano di giardinaggio, se si taglia un ramo da un albero se ne genereranno col tempo non uno ma vari nuovi. Ecco oggi si tende a trattare le questioni tagliando i rami man mano che danno fastidio e sistematicamente zàchete eccone di nuovi... più tagli e più rami crescono. Io a questo punto credo che la cosa migliore da fare sia strappare la pianta e magari sostituirla con un'altra nuova che possa dare frutti utili all'umanità. Avete capito di che pianta si tratta? è ovvio no, è quella del consumismo e del capitalismo, del danaro e del potere personale. Io capisco che quest'albero non è facile da strappare e che forse è utopico pensarlo. Credo anche che sia doveroso per la classe dirigente ammettere a se stessa e al popolo elettore che è di questa pianta che si parla. "Uè Isidoro... qui la cosa più utopica è proprio questo tuo ultimo concetto, credi proprio che la classe dirigente sia disposta a rinunciare ai suoi ladrocini ed ai suoi privilegi?" Purtroppo so benissimo che non sarà così, tuttavia invito voi lettori a fare una riflesione in questo senso. Con questo colgo l'occasione per rilanciare l'idea politica del P.A.M.M. Non rendiamoci complici di questi misfatti umani, accettare passivamente la vita così com'è un po' ci rende tali.  

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