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martedì 17 maggio 2011

Danaro e utopia... bel temino leggero per il dopo cena.

Ciao amici lettori, dopo lungo tempo rieccomi ad esprimere opinioni sul blog. Ciò che oggi mi spinge a scrivere questo post è il voler far chiarezza sul mio punto di vista con il desiderio di lanciare un  guanto di sfida a tutti quelli che criticano certe mie opinioni etichettandole semplicemente come UTOPIE..! E' utopia il mio pensiero sul danaro che non è fondamentale ma purtroppo necessario. E' utopia il mio punto di vista dell'ugualianza delle genti, al di là delle razze e delle culture. E' utopia desiderare comunque un mondo migliore, dove il senso di responsabilità personale, la coerenza, l'onestà, appaiono quasi come stimmate di un santo e non come dei doveri civici quali dovrebbero essere! Tornando ora all'analisi dei due termini presi in esame nel titolo, beh che vi devo dire... Partiamo dal danaro, riportato al suo effettivo valore, esso dovrebbe essere una specie di cambiale, io ho lavorato per un valore che posso scambiare con altro valore. In realtà il danaro è diventato il servitore più fedele del diavolo. Esso è alla base di tutte le guerre, di tutte le disugualianze, di tutte le povertà. La bramosia da esso generata ci ha portato, oggi come mai a declassare quei valori come: amicizia credibilità e trasparenza. Sempre più oggi, gira gente con la faccia come il cu.o, priva di coscienza, disposta a giurare il falso pur di accaparrarsi i famosi trenta denari. Come il nostro presidente del consiglio. Egli, ai suoi albori fù grande venditore di spazzole ed aspirapolveri. Cosi anche il populino, idiota ed incapace di elaborare un qual si voglia pensiero individuale, è lì pronto a rifilare a sua volta spazzole od aspirapolveri al primo venuto.(nonnetti pensionati, casalinghe e zitelle) Non dimentichiamo ottuagenarie, pur di trarne un qualsiasi vantaggio personale... Ma io mi chiedo: ma questa gente qui... cosa insegna ai propri figli. Forse, l'arte della furberia, intesa ovviamente come disonestà o meglio furto ai danni della collettività? Io credo che il dramma di oggi come oggi, sia proprio questa fame idiota di possesso e di potere personale. ... come una schizzofrenia degenerativa, la forza satanica del male come una goccia in espansione, ci stà inghiottendo l'anima o per lo meno di essa la sua parte di umanità e di amore. Da sempre io lotto contro questo sfrenato "dissesto umanitario" e questo cancro che è il danaro, attraverso le sue metastasi, lentamente ci sta precludendo la via della pace e dell'armonia cosmica, tra gli uomini, ma anche con l'universo intero...
"Ma come Lore..! il tuo pensiero è una evidente utopia." A si? E' no miei cari lettori! Troppo facile ridurre un idea come la mia ad una assurda utopia! Per due motivi: il primo è che etichettare un idea con questo ternmine è il modo più semplice per affossarla e non portarla avanti. Il secondo è che la mia ricerca, mira a risolvere in un sol colpo tutti i problemi della società moderna, ma se la mia idea di fondo è semplicisticamente parlando una utopia... Beh datemela voi un'idea per risolvere i problemi di questa società..
Volete un consiglio? Non date troppa importanza al danaro, Si certo, purtroppo il danaro serve, ma secondo me val più la pena giocare le proprie energie negli affetti e nella realizzazione delle proprie pacifiche idee.  Ciao
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domenica 1 maggio 2011

Primo maggio: oltre il danno la beffa!

Come si può sentire oggi uno che il lavoro non ce l'ha, e non per colpa sua? Cosa può mai avere da festeggiare se non ha manco i soldi per tirare avanti? A me pare una grossa beffa, oggi come oggi, dedicare una giornata di festa ai lavoratori, visto che han già ricevuto il danno della cassaintegrazione o del licenziamento... E tutto per colpa di chi il lavoro non sa neanche cosa sia, di chi si dedica agli "affari" facendo soldi coi soldi, di chi specula in un mercato virtuale o detta legge su una poltrona ai vertici di una grossa banca... Mi auguro che oggi non sia anche la loro festa, non venitemi a dire che un manager, un banchiere, un promotore finanziario o un parlamentare sono considerati lavoratori... Un tempo si lottava per avere delle condizioni umanamente accettabili sul posto di lavoro, che sebbene fosse alienante come quello di un operaio in catena di montaggio, ti permetteva tuttavia di sfamare la famiglia... Oggi siamo costretti a lottare per avere il lavoro!! Cosa c'è quindi da festeggiare? La schiavitù non è semplicemente una deprecabile pratica del mondo antico... A parte le forme esplicite che rimangono tuttora in alcuni paesi del mondo, non possiamo negare che anche i nostri paesi "civili" portino avanti forme sottili e subdole di schiavitù... Cos'altro non è un clandestino che raccoglie pomodori per pochi spiccioli al giorno se non uno schiavo? O un operaio cinese che vive e lavora giorno e notte in una fabbrica tessile illegale? O una ragazza dell'est che viene trascinata qui per soddisfare le nostre voglie sessuali? O, più semplicemente, un operaio cassintegrato che vede la sua dignità calpestata ogni giorno, che non può permettersi di alzare la testa perché il coltello dalla parte del manico ce l'ha il suo padrone? Siamo tutti servi di un sistema alienante e fallimentare, che nonostante ciò non vuole ammettere i suoi limiti, e anzichè crollare rinnova sè stesso anno dopo anno, inventandosi nuove formule come la globalizzazione, aprendosi nuove strade da sfruttare e nuovi mercati a suon di bombe, chiudendo un occhio sui diritti umani calpestati se ci sono di mezzo interessi economici... Anzichè scoppiare come una bolla cerca di "rilanciare l'economia" adottando misure che lo facciano rinascere più forte di prima... E tutto sulla pelle dei lavoratori... Bè, lavoratori, vi faccio i miei auguri in questo primo giorno di maggio... Mi auguro soprattutto che apriate gli occhi, se sono ancora offuscati da false verità, mi auguro soprattutto che le cose in questo mondo inizino a cambiare, perchè il nostro lavoro non ci nobilità più... E tocca a noi cambiare le cose in questo mondo...
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