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sabato 23 novembre 2013

Ho deciso. Sopporto.

Ho deciso. Imparerò a prendere prana. Insegnerò ai miei nervi a scansare gli urti, e al mio respiro a farsi più lungo e profondo. Imparerò a sopportare gli arroganti, i pieni di sè, i vittimisti e i paranoici. Chi pensa da logico anche fuori dalla logica. Chi non crede in niente e chi crede a tutto. I razionalisti e i superstiziosi. Peppa Pig. Le ragazzine che pubblicano le loro foto commentando "Oddio, qui sono orrenda!". Sopporterò le loro espressioni tutte uguali in cui cercano di essere dolce-sexi spensierato-pensierose ma risultano deficienti. Sopporterò le bambine smorfiose e i bulletti di 5 anni. Chi sputa per terra. Chi rutta in pubblico senza chiedersi se a qualcuno dà fastidio... La maleducazione e le buone maniere affettate e di facciata. I saccenti, chi pensa di aver sempre ragione, i logorroici, i ciarlatani, chi parla troppo e pensa poco. Chi rovina l'atmosfera di un momento, variandone le vibrazioni. Sopporterò chi raggira gli incapaci e chi è sempre incapace di non farsi fottere. Gli slogan pubblicitari. Chi ti dice di giocare senza esagerare e di bere consapevolmente. Gli suggerirò di spararsi con moderazione. Sopporterò i puritani benpensanti e chi dissacra tutto. Chi critica il governo ladro mentre ti chiede "vuoi lo scontrino?". I culi sulle poltrone e i magna magna. Chi sputa sentenze e non sente la sua coscienza che rivendica attenzione. Sopporterò chi fa campagne contro alcool e tabacco mentre incassa milioni di euro dalla vendita di alcool e tabacco. Chi colora di marrone lo zucchero raffinato per renderlo grezzo. I Pokemon. Gli schizzinosi ipocondriaci iperigienizzati che ignorano che nel nostro corpo ci sono più batteri che cellule. Gli suggerirò, per salvaguardare la propria salute, di spararsi. Con moderazione. Sopporterò chi non chiede mai scusa e chi si giustifica sempre. I leggins. Che quando si chiamavano fuseaux una over 46 non avrebbe mai osato indossare. Le sarpe a punta, che quando vanno di moda non esiste sul mercato altra scarpa all'infuori di loro. Le sopporterò ma piuttosto di comprarle andrò ad una cerimonia in ciabatte. Sopporterò anche le ballerine, nella speranza che ci rendano un popolo danzante. E anche le infradito, e il dolore fra alluce e indice. Sopporterò le bambine che se la tirano perché vanno a danza, e da grandi aspireranno a diventare veline, mostrando culo e tette agli italiani. Mostreranno anche che il corso di danza non è servito. Sopporterò anche le loro madri, che le sosterranno in queste scelte. Sopporterò quelle madri che "mio figlio è tutta la mia vita", e quelle che "mio figlio è il bambino più bravo, bello, buono e intelligente del mondo". Chiederò loro se, mettendoli a dormire, non è capitato una maledettissima volta che abbiano tirato un sospiro di sollievo. Sopporterò chi critica sempre tutto e chi non mette mai l'ombra del dubbio su niente. Sopporterò i gadget, il cibo industriale, le fragole a Natale, i sacchetti biodegradabili che si rompono subito e sei costretto a buttarli prima ancora di usarli. I prodotti usa e getta, e chi usa questa logica anche con gli esseri viventi. Sopporterò chi si mette una microgonna e passa la serata a tirarsela giù... Le chiederò se ha mai pensato di comprarsi una longuette. Sopporterò anche chi si mette un tubino elasticizzato e passa la serata a tirarselo su. Le suggerirò amichevolmente che hanno inventato le spalline. Sopporterò anche chi si mette una camicia scollata e passa la serata a controllare che non si veda il seno. Le chiederò se è parente delle altre due. Sopporterò chi porta i pantaloni col cavallo all'altezza del ginocchio. Mi augurerò, in cuor mio, che almeno una volta siano costretti, per salvarsi la pelle, a correre. Senza moderazione. Sopporterò chi si rasa i capelli solo da un lato. Chiederò al loro parrucchiere se gli fa pagare la metà. Sopporterò chi raddoppia il prezzo di un articolo e lo vende a metà prezzo. I radical chic, i fighetti, i tamarri, i nazifascisti moderati, i locali in cui non entri se non hai la cravatta. Le cravatte, i tacchi indossati con la tuta da ginnastica. Chi vive perennemente in tuta. Imparerò a sopportare chi ti guarda dall'alto al basso, con un'espressione commiserevole sul volto. Sopporterò in silenzio la sua miseria umana, mostrandogli un sorriso. Sopporterò anche i falsi sorrisi, che non riescono a nascondere l'ipocrisia che vi sta dietro. Ho deciso. Mi fermo. Per oggi i miei buoni propositi finiscono qui. Potrei andare avanti per ore ma rischierei di diventare insopportabile. Amen.
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