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domenica 1 maggio 2011

Primo maggio: oltre il danno la beffa!

Come si può sentire oggi uno che il lavoro non ce l'ha, e non per colpa sua? Cosa può mai avere da festeggiare se non ha manco i soldi per tirare avanti? A me pare una grossa beffa, oggi come oggi, dedicare una giornata di festa ai lavoratori, visto che han già ricevuto il danno della cassaintegrazione o del licenziamento... E tutto per colpa di chi il lavoro non sa neanche cosa sia, di chi si dedica agli "affari" facendo soldi coi soldi, di chi specula in un mercato virtuale o detta legge su una poltrona ai vertici di una grossa banca... Mi auguro che oggi non sia anche la loro festa, non venitemi a dire che un manager, un banchiere, un promotore finanziario o un parlamentare sono considerati lavoratori... Un tempo si lottava per avere delle condizioni umanamente accettabili sul posto di lavoro, che sebbene fosse alienante come quello di un operaio in catena di montaggio, ti permetteva tuttavia di sfamare la famiglia... Oggi siamo costretti a lottare per avere il lavoro!! Cosa c'è quindi da festeggiare? La schiavitù non è semplicemente una deprecabile pratica del mondo antico... A parte le forme esplicite che rimangono tuttora in alcuni paesi del mondo, non possiamo negare che anche i nostri paesi "civili" portino avanti forme sottili e subdole di schiavitù... Cos'altro non è un clandestino che raccoglie pomodori per pochi spiccioli al giorno se non uno schiavo? O un operaio cinese che vive e lavora giorno e notte in una fabbrica tessile illegale? O una ragazza dell'est che viene trascinata qui per soddisfare le nostre voglie sessuali? O, più semplicemente, un operaio cassintegrato che vede la sua dignità calpestata ogni giorno, che non può permettersi di alzare la testa perché il coltello dalla parte del manico ce l'ha il suo padrone? Siamo tutti servi di un sistema alienante e fallimentare, che nonostante ciò non vuole ammettere i suoi limiti, e anzichè crollare rinnova sè stesso anno dopo anno, inventandosi nuove formule come la globalizzazione, aprendosi nuove strade da sfruttare e nuovi mercati a suon di bombe, chiudendo un occhio sui diritti umani calpestati se ci sono di mezzo interessi economici... Anzichè scoppiare come una bolla cerca di "rilanciare l'economia" adottando misure che lo facciano rinascere più forte di prima... E tutto sulla pelle dei lavoratori... Bè, lavoratori, vi faccio i miei auguri in questo primo giorno di maggio... Mi auguro soprattutto che apriate gli occhi, se sono ancora offuscati da false verità, mi auguro soprattutto che le cose in questo mondo inizino a cambiare, perchè il nostro lavoro non ci nobilità più... E tocca a noi cambiare le cose in questo mondo...

1 commento:

  1. Buon 1° maggio a chi lavora e a chi vorrebbe lavorare ma non riesce perché disoccupato.

    “Da Pomigliano a Mirafiori, dalle delocalizzazioni al precariato ormai unica forma "normale" di lavoro, dalla volontà di "regolamentare" il diritto di sciopero al silenzio che copre le morti sul lavoro e per malattia professionale, ogni giorno si assiste a un ricatto, a un'imposizione, alla cancellazione di un diritto. È una strategia precisa, un movimento lento, sotterraneo che ha come obiettivo ridurre i lavoratori in sudditi e fare che essi e le organizzazioni che li rappresentano non contino più nulla.

    Il Primo Maggio, da sempre, si festeggia per ridare dignità a chi lavora. Il Primo Maggio è giusto fermarsi e pensare; riempire le piazze, alzare la testa e lottare. Gridiamo tutta la nostra rabbia contro chi vuole ridurci alla passività e all'indifferenza. Combattiamo chi vuole toglierci i diritti che noi e i nostri padri abbiamo conquistato. Contrastiamo chi non ha mai lavorato ma ha vissuto sempre di speculazioni e privilegi. Torniamo a lottare. Prendiamo in mano il nostro futuro e costruiamo una società migliore. Una società che possiamo festeggiare e non subire.”

    (tratto dal dal blog di Irene, Guido e Ciputi)

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