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giovedì 16 febbraio 2012

la vita è una cosa meravigliosa...

Un vecchio saggio beduino una volta scrisse: "La vita è una cosa meravigliosa, è come guardare un quadro e rendersi conto di averne in mano i colori". Bellissima frase! Come si può non essere contagiati da una frase del genere... Ma se poi riflettendo ti accorgi di non avere più tu in mano la tavolozza, che succede? La vita... la vita è quella cosa che, nonostante i suoi lunghi ottant'anni, resta un istante entro il quale ci è data leicità di manifestarci al mondo. Nel pieno di questa consapevolezza e forte della mia saggezza datami fin qui dalla vita stessa,sento forte il dovere di partecipare alla vita sociale. Voglio aggiungere anche la mia voce a quel coro sgangherato, nel tentativo di contribuire affinchè ne esca una sinfonia armonica e gradevole. Queste congetture sono sorte in me dopo fin troppo lunghe titubanze e riflessioni avvenute nel mentre che gli eventi stavano per modificare lo stato delle cose non concedendomi più l'opportunità di vivere come io desidero... Un' altra riflessione sorta in me, parla di coerenza. Non esistono persone pienamente coerenti, lo sappiamo. Esistono però persone che a fatica cercano di esserlo. Non è che possiamo stare qui a riempirci la bocca di buoni proponimenti per poi non applicare queste nostre idee alla vita che stiamo conducendo. Proprio per questo ho fondato il P.A.M.M. Un partito che vuol essere una proposta di alternativa politica, con il fine ultimo che non è sostanzialmente sull'IO, ma sul TUTTO IL MONDO INTERO. Nel video del partito è il Padreterno che detta le basi, fù una licenza scenica. In verità in un certo senso fu proprio cosi. La costituzione ed il programma di governo ricordo di averle scritte di getto, quasi come fossero li pronti come frutti maturi ansiosi di sgorgare da quella penna. Il P.A.M.M. si propone, attraverso il suo programma di governo, come una cura disintossicante che può avviarci ad una lenta... ma proprio lenta guarigione. Chiedo a voi, tutti lettori, anzi oserei dire:"Elettori" andatevele a leggere le mie utopie, poi confrontatele con le ipocrisie del mondo corrente e poi fateci sopra una sana riflessione. Oggi si sente parlare di una corrente ideologica che vede nella decrescita una possibile soluzione... Lo stesso saggio beduino di prima diceva anche:"Nella vita non si può tornare indietro ma si può andare avanti cambiando direzione".
 Vorrei inoltre rassicurare gli abitanti di Andrista che finchè sarò in  vita io, le porte del treno rimarranno al loro posto.  

1 commento:

  1. Ciao Feder! Dopo un lungo riposo letterario rieccoti con una profonda e bella riflessione accompagnata sempre da uno spirito positivo ed impegno costruttivo. Apprezzo, con una punta di invidia, questa tua volontà e determinazione.
    Mi vorrai poi spiegare la questione delle porte del treno....
    Ciao da Oblomov

    E a proposito della vita mi permetto di trascriverti questi profondi versi (A morte devagar)scritti dalla portoghese Martha Medeiros :

    "Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
    ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
    chi non cambia la marcia,
    chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
    chi non parla a chi non conosce.

    Muore lentamente chi evita una passione,
    chi preferisce il nero su bianco
    e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
    proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
    quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
    quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore
    e ai sentimenti.

    Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
    chi è infelice sul lavoro,
    chi non rischia la certezza per l'incertezza,
    per inseguire un sogno,
    chi non si permette almeno una volta nella vita
    di fuggire ai consigli sensati.

    Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge,
    chi non ascolta la musica,
    chi non trova grazia in se stesso.

    Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
    chi non si lascia aiutare,
    chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna
    o della pioggia incessante.

    Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
    chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
    chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

    Evitiamo la morte a piccole dosi,
    ricordando sempre che essere vivo
    richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
    del semplice fatto di respirare.

    Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento
    di una splendida felicità."

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