vuoi contattarci via mail? CLICCA QUI!

martedì 7 ottobre 2008

Ma siamo proprio sicuri che sia colpa dei negri?

Razzismo, bullismo, droga e alcool, morti bianche, incidenti stradali... Sono vari i fronti, varie facce dello stesso cubo. In tutti i casi, si cerca di arginare il fenomeno a fior di veti, di normative, di leggi, una specie di squadrismo proibizionista. Poco importa se il tempo ha ormai appurato la totale inefficienza di questa metodologia di contrasto. Non è che il problema è altrove? Come al solito ci ritroviamo a rivedere le classi dirigenti e la società in genere, intenti a chiudere le falle con le dita, eludendo il fatto che è la diga che sta venendo giù... La diga, sì, quel sistema che nel tempo ci ha educato al risparmio, al senso della proprietà, ad una logica consumista, al DANARO! Tutto ciò, a favore di coloro che: per alcuni stanno al vertice di un'ipotetica piramide gerarchica dove sotto stanno i deboli. A mio avviso, sono essi i primi e più degli altri, prigionieri e schiavi di quel sistema. A causa del "sistema" noi tutti siamo costretti ad una forte regolamentazione oraria. Lavoro, a fasce orarie, pasti ad orari prestabiliti, PROGRAMMI TV... ad hoc per i vari momenti della giornata. Anche gli spostamenti sono regolamentati: - uno deve andare da qui a lì per un motivo ben preciso, ci deve andare in macchina... e rigorosamente da solo. Quando arriva lì, saluta il vicino, che anche lui è andato da qui a lì rigorosamente da solo e poi torna qui. Alla fine, c'è chi si sente insicuro se non è regolamentato. L'essere umano, nella scala dei valori... ha perso la leadership a favore del denaro e del potere in generale. La maggior parte delle persone, in funzione della loro esistenza non sanno nemmeno cosa stanno facendo. Il loro cervello ormai è avvolto in una nube di banconote. Tossici di soldi alla stessa stregua dei drogati. Per danaro disposti a tutto. Uomini che uccidono, che rubano, che violentano... e figli che guardano. Guardano... e a quell'età li imparano in fretta. Tranquilli, se non avete combinato nulla di ciò, c'è sempre la TV ad educare al disvalore. Pardon. Più che un disvalore è una forma di violenza mentale assoggettata al potere. Un mix di reality e fiction (il termine inglese "tira") per creare un clima squallido orfano della propria spiritualità. La coscienza è sepolta ormai sotto una montagna di sterco. L'onestà è passata da "obbligo morale" a "valore aggiunto". L'uomo retto è diventato un pirla, mentre lo scorretto è detto "furbo ed intelligente". Il valore, di tutte le cose, ormai è tutto tramutato in "Cash, pronta cassa". E' questa la radice da cui si generano tutte quelle situazioni citate in apertura. Quindi, dico io, non è forse giunta l'ora che questa società moderna guardi in faccia alla realtà e si assuma la responsabilità circa le conseguenze delle sue scelte scellerate? - Al lavoro c'ho l'elmetto... Poco importa se i carichi sospesi che maneggio arrivano a pesare anche dieci, venti tonnellate. Vedi il caschetto dove va a finire. Per gli incidenti ed il traffico, se la son presa con droga, alcool, eccesso di velocità... Non ho mai sentito un 'autocritica del tipo... - In cinquant'anni i veicoli sono decuplicati, per le strade ciò è insostenibile, tuttavia anche i commercianti di automobili devono sopravvivere! Al diavolo l'inquinamento, il rumore e la mortalità. Ma ciò che dico io: - se non si possono superare i 130Km orari... Perchè continuano a fare macchine che quasi sempre sfiorano i 200? Perchè non fanno il palloncino fuori dal bar sport a mezzogiorno e vediamo quanti vecchietti se ne vanno a casa a piedi? Per quanto riguarda alcool e droga, li si è perso ogni tipo di umanità. Invece di preoccuparci del perchè ed in cosa può aver fallito il "sistema, ci si occupa di fare repressione. Ragazzi allo sbando, generati dalla società stessa e dalla sua assurda logica di pensiero. Colpevolizzati per l'incuria della loro educazione..! "Ci stiamo interrogando sul problema" Sono anni che lo si sente dire, mi piacerebbe anche sapere a quali risultati siete approdati. "Cash, pronta cassa", sono anche i morti: sul lavoro, per le strade, per droga e per atti riconducibili a reati a scopo di lucro, dalla rapina ai rifiuti tossici smaltiti nei prati. Dalle industrie e dalle centrali che inquinano la MIA aria ai disboscamenti e all'effetto serra. Sto scrivendo una canzone e il ritornello fà più o meno così: Voglio il mio pezzo di mondo per fare ciò che mi par voglio il mio pezzo di prato, il mio pezzo di cielo, il mio pezzo di mar...

Nessun commento:

Posta un commento