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domenica 7 giugno 2009

Sa l'sama mia ol fèdér a s'guarna mia i tàcoi

Un saluto caloroso ad i miei affezionati lettori. Dopo questa pausa di concepimento, eccoci di nuovo qui più agguerriti che mai ad evidenziare ed a commentare le "raccole" del nostro sistema. Oggi si va alle urne, la nostra politica ormai ci ha abituato al peggio del peggio e le promozioni politiche a cui abbiamo assistito, sembrano più offerte da discount che accordi programmatici. Ciò che più mi rattrista però è vedere il popolo italiano totalmente soggiogato da questo sistema. In questo clima politico a me sorge spontaneo interrogarmi sulla valenza di questo voto sulla politica reale. Siamo in grado di scegliere liberamente? Ci comportiamo sempre più come pecorelle affamate che guardano il loro pastore nella speranza che esso le accompagni in verdi pascoli. Ecco che allora ci ritroviamo davanti ad uno scenario della menzogna, fatto di promesse immantenibili, incredibili e decretate senza un minimo di coscienza e di responsabilità sociale..."Sa l'sama mia l'feder a s'guarna mia i tàcoi" (Se non va via il pastore non si governano le pecore)!-Un buon pastore si dedica al suo gregge con l'obiettivo di prosperità. Un buon pastore scieglie accuratamente il pascolo e si preoccupa che tutte le pecore abbiano mangiato a sufficienza. Un buon pastore guarda con occhio particolare gli animali più deboli perchè quelli forti ce la faranno sicuramente anche da soli. Un buon pastore sceglie la via più sicura per spostare il suo gregge, evitando i rischi inutili anche a costo di allungare la strada. Un buon pastore soprattutto, quando a sera si accorge che manca un agnello torna indietro a cercarlo... Al contrario un pessimo pastore aizza i cani per terrorizzare il gregge e tenere unite le pecore, non guarda se hanno mangiato e quindi queste si ammaleranno, non guarda le ammalate che per questo moriranno, non guarda alla bontà del cammino intrapreso e quindi alcune cadranno nel baratro disperse. Alcune grideranno la loro richiesta di aiuto, ma i loro belati cadranno nel indifferenza... si perchè un pessimo pastore NON SI PREOCCUPA MINIMAMENTE DELLE PECORELLE SMARRITE. Un buon pastore ama il suo gregge... ad un pessimo pastore non gliene frega un cazzo delle pecore, svolge quel lavoro esclusivamente per soddisfare i suoi interessi privati! Trovo molto azzeccato questo paragone per descrivere la nostra realtà politica e sociale e quindi questa è la domanda che pongo: Chiedereste alle pecore di sostituire il loro pessimo pastore? Oggi ci apprestiamo a votare e la politica di opposizione invece di collaborare, con come unico obbiettivo quello di sostituire il pastore e disperdere i suoi cani famelici, si è semidispersa facendosi una guerra fratricida. Di conseguenza, frammentata, non ha forza sufficiente per destituire il pastore. Mai come oggi credo sarebbe stato opportuno comporre un programma di largo respiro, senza tanti fronzoli e cavilli. Il voto oggi non può essere volto ai programmi, oggi si va a votare contro una realtà governante fascista con dei gerarchi esecutori ed obbedienti ad un unico grande e potente... Stronzo! non ho altra parola. Si parla tanto di moralità di crisi dei valori... Ci si fa grandi davanti a stupide promesse, con leggerezza si propone l'improponibile, privi di ogni scrupolo, pur di restare lì sulla vetta a farsi i propri porci comodi. Popolo della libertà... ma quale libertà, ma quale popolo! Oggi non si va a votare i programmi oggi si va a votare per la democrazia e per la libertà. Tolto il pastore si penserà ai programmi. Chissà se prima o poi avrò la fortuna di vedere quel delinquente autocautelato pagare la sua giusta condanna...- Il pessimo pastore continua a mettere in guardia il gregge dall'attacco dei lupi comunisti, ma intanto i morsi sulle gambe degli animali sono quelli dei suoi cani. Il pessimo pastore dice alle sue pecore di dissociarsi dalle loro serelle pecorelle nere, poi le disperde nel bosco e le lascia la a morire. Il pessimo pastore mangia a più non posso e da ai suoi cani solo le poche briciole rimaste, in carestia mai si sognerebbe di patire la fame col suo gregge! Il pessimo pastore quando sente un "prurito sessuale" prende un giovane animale, infila le sue gambette nei propri stivali e lo sodomizza mai pago ripetutamente, poi con una carezza lo manda via. Il pessimo pastore assomiglia moltissimo a sILVIO bERLUSCONI... E' la persona più sola che conosco! P.S. E' nata la mia piccola Violalisa, benvenuta in questo mondo angioletto, mai smetterò di oppormi ad un sistema sbagliato e questo lo faccio anche per te.

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