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mercoledì 12 novembre 2008

Made in Italy (by China)

Ieri sera, parlando fra amici, è uscito il discorso sul "made in Italy", sui cinesi e su annessi e connessi... Uno spunto ideale per un nuovo articolo!! Spesso si sente la gente criticare l'invasione cinese sul nostro mercato, che rischia di compromettere la vendita dei prodotti italiani, se non, all'estremo, di far chiudere definitivamente tante delle nostre aziende... Più che giusto, se ci si limita ad un'analisi approssimativa... Se si va in profondità, però, bisogna sottolineare dei particolari che vengono per lo più ignorati... Innanzitutto, se uno è contrario ai prodotti cinesi, nessuno lo obbliga ad acquistarli... Se vuole salvare il Made in Italy può benissimo continuare a comprare i prodotti italiani, no?! Se poi quella stessa persona ribatte tirando in ballo la questione dei prezzi "concorrenziali", evidentemente dà più importanza al suo interesse personale, che neanche al suo spirito "patriottico"... E in tal caso... Che dire... Che si faccia un pò i conti con le sue convinzioni!!! D'altra parte, sorge un'altra questione... Cosa vuol dire, in realtà, "made in Italy"? Un prodotto che abbia tale marchio dovrebbe presentare, almeno in teoria, notevoli qualità di realizzazione, cura dei dettagli, durevolezza ecc. Insomma dovrebbe essere una testimonianza tangibile dell'eccellenza artigianale, o industriale, italiana... Senonché... Siamo proprio sicuri che un prodotto del genere sia fatto in Italia, da abili artigiani italiani e con materiali italiani di qualità?!... Io penso proprio di no... Prendiamo, ad esempio, una borsa di D&G (o di Prada, ma anche di Fendi, o che so io...) C'è qualcuno che pensa che codesta borsa sia cucita con amore dalle manine dorate di Stefano e Domenico?! Spero proprio di no... (saremmo davvero al limite dell'idiozia..) C'è forse qualcuno, allora, che pensa che codesta borsa sia cucita dal team di stilisti e artigiani di fiducia della casa di moda? Bè, forse qui troviamo qualcuno, anzi parecchia gente, che la pensa così... La verità, però, è che la realizzazione di questa borsa (e di tutte le altre, s'intende) è affidata, tramite subappalti diretti o indiretti... ai cinesi!! Già... i nostri cari operai cinesi, che lavorano stipati in capannoni semiinvisibili e in condizioni inesprimibili... per una paga da fame, ovvio... Arrivano tanti bei pezzetti di plastica (generalmente dalla Cina, pure quelli), qualche fibbietta o tracolla di pelle e delle belle etichette (sempre di plastica...) con le nostre care letterine "D" e "G" stampate sopra... E gli operai cinesi, in quattro e quattr'otto, assemblano i vari pezzetti... ed ecco pronte tante belle borse, fatte in Italia da Dolce&Gabbana!! Vogliamo parlare anche dei prezzi, giusto per non tralasciare nulla?... Presto detto: una di queste borse di plastica ha un costo che varia dai 20 ai 30 euro... Ma quando finisce in negozio, ad esempio in una boutique di Via Montenapoleone a Milano, il suo prezzo varia dai 400 ai 900 euro... Direi che la cosa si commenta da sè... Per quanto mi riguarda, una cosa del genere è un FURTO, nè più nè meno di quelli che vengono commessi da chi rapina una banca o scassina una cassaforte o sottrae la pensione a un vecchio!! L'unica differenza è che in questi casi si finisce in galera, nel primo no!! Ho tirato in ballo D&G ma era solo un esempio fra tanti... Anche nel settore delle calzature, per dirne un'altra, le cose non vanno molto diversamente... E d'altra parte non voglio fare di tutta un'erba un fascio... C'è ancora qualcuno che lavora onestamente, e non spaccia per Made in Italy un prodotto che non lo è!! Per quanto riguarda la questione delle condizioni di lavoro e dei diritti umani degli operai, bè quella meriterebbe un articolo a parte... Butto là solo una considerazione, e cioè che la Cina (ma anche l'India, e tanti altri paesi "in via di sviluppo") è solo all'inizio del boom industriale, e non crediate che quando ci siamo passati noi, per quella fase, le cose andassero meglio!! Anche qui in occidente, all'inizio dell'era industriale, gli operai (uomini, donne e bambini, senza distinzione) erano costretti in condizioni disumane, lavorando per ore ed ore e con un salario che bastava per sopravvivere... Col tempo sono arrivati i sindacati, le lotte operaie e le rivendicazioni dei propri diritti... Ma tutto ciò è venuto dopo, e forse si tratta di una fase che prima o poi anche quei paesi attraverseranno... E' solo un'ipotesi, ovvio, non sono abbastanza esperta per fare previsioni o dare giudizi di sorta... Fatto sta, comunque, che come dicevo all'inizio nessuno è obbligato a comprare i prodotti cinesi... Se uno vuole spendere quei famosi 400-900 euro per la borsa griffata... Libero di farlo!! (D'altra parte, se non esistessero gli imbecilli, nessuno potrebbe approfittare di loro...) Alla prossima!!

4 commenti:

  1. Se il problema è la commercializzazione dei prodotti orientali chiudiamo le frontiere... voglio ben vedere poi quei pochi settori produttivi che "tirano" l'economia italiana con chi andranno a fare affari. La fetta più grossa del nostro prodotto esportato, va proprio la... Padroni a casa nostra si, ma se non abbiamo nemmeno l'ombra di una risorsa..? Non a caso l'italia è una repubblica fondata sul lavoro. Non abbiamo altro da vendere. niente petrolio, niente oro, niente di niente.
    Grazie! ai politicanti che a turno si sono succeduti. Ora ci ritroviamo indebitati fino al collo.
    Adesso c'è la crisi, gli economisti prevedono una ripresa nel giro di due anni... Non abboccate, sarà sempre peggio!

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  2. Certo detto cosi la fine del mondo è alle porte ,ma cerchiamo di essere leggermente positivi.
    la politica in genere comunque è l'unico modo per esprimere il fatto che noi tutti abbiamo fallito.Perche ci nascondiamo dietro qualsiasi falsita pur di non ammettere che tutti stiamo sbagliando

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  3. Il problema è proprio questo:la gente se ne frega di quello che sta succedendo perchè la "fine del mondo" non è un evento che la riguarda in prima persona:il nostro pianeta ci sarà ancora dopo la nostra morte e probabilmente anche dopo quella dei nostri figli e nipoti...E allora?! E' giusto continuare a distruggerlo lentamente con il nostro stile di vita? Io credo di no...Il fatto è che l'uomo è diventato troppo egocentrico ed egoista per rendersi conto di una cosa essenziale: non è che il mondo sia nostro, ma siamo noi ad essere creature del mondo...Per questo non abbiamo il diritto di farne ciò che vogliamo, come se fosse una nostra proprietà privata: la Terra è stata abitata da chi è venuto prima, ora è abitata da noi e in futuro è giusto che sia abitata da chi verrà dopo...Chi siamo noi per negare ai nostri posteri questa possibilità?! Avere una coscienza che si proietti nel futuro, e non sia limitata al "qui e ora", è un atteggiamento che ci rende più umani di quanto non lo siamo oggi...
    D'altra parte vorrei sottolineare che qui nessuno si pone come "Dio in Terra", o come qualcuno che pretende di avere la verità assoluta in tasca... Hai ragione quando dici che stiamo tutti sbagliando, ma questo non è un buon motivo per starsene zitti e andare avanti come se nulla fosse...E' come se un commerciante che non fa lo scontrino si giustificasse dicendo "Bè, tutti evadono le tasse..." Ogni uomo è figlio del suo tempo, e anche io, che sto scrivendo, faccio parte della società occidentale: ho una macchina, un cellulare, consumo energia elettrica e via dicendo... Ma anche in questo caso, pur adattandosi al proprio contesto, uno può decidere di rinunciare a qualcosa, o di evitare comportamenti e stili di vita che siano lesivi per il proprio pianeta...Per fare un esempio banale, io per mio figlio uso anche i pannolini di stoffa, e poi li lavo a mano...Certo, è uno sbattimento, ma so che questo gesto eviterà qualche chilo di spazzatura in più...Non cambierò certo le sorti del pianeta, ma se ogni uomo presente sulla Terra facesse un piccolo gesto di questo tipo forse le cose inizierebbero a migliorare...

    p.s.: se volete lasciare commenti senza iscrivervi, potete scegliere l'opzione "nome/url" e inserire il vostro nome (l'url non è necessario...) ciao!

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  4. CONDIVIDO PIENAMENTE CIO' CHE ANJ HA DETTO !!!!!!!!!SE OGNUNO DI NOI,NELLA SUA REALTA', LASCIASSE UNA BRICIOLA IL MONDO SAREBBE MIGLIORE.....
    paola la bidella di bedizzole

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