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martedì 23 dicembre 2008

Consumismo, Capitalismo, Cristianesimo... Ma all'appello delle "C" ne manca sempre una!

Nel bel mezzo di una crisi, c'è chi dice di spendere... ed il Papa col suo completino di Ermellino siberiano ci richiama alla morigerazione... Questo potrebbe essere il sunto della vicenda. Per vederci chiaro però, per esprimere un'opinione obiettiva, credo sia necessario approfondire i vari aspetti. Il clima populista in cui versiamo, ha abituato gli attuali governanti (che è poi uno, gli altri sono solo leccaculo privi di struttura umana, buona o cattiva che sia) alla facile vincita di chi urla di più. Non sono importanti i contenuti, l'importante è che si racconti una balla che piaccia a chi ascolta. Tante piccole favolette quotidiane oltretutto prive di morale.A mio avviso, oggi più che mai, c'è la necessità di un progetto politico che studiando nella storia, applichi al presente un cambiamento credibile anche se proiettato nel futuro... Purtroppo non è così! Il sistema capitalista, di fatto sta vincendo. Con la vista offuscata dal profumo del denaro. La classe dirigente e soprattutto la macroeconomia, induce i ceti più bassi a dipendere dal sistema, che ci darà pur da vivere ma che ci chiede la vita in cambio.A me sembra pure questa una favoletta apparentemente casta che in realtà sorge su atroci misfatti. Quale occasione migliore per notare questo meccanismo grottesco se non il natale. In questo periodo il buonismo dilaga: adozioni a distanza, donazioni, extracomunitari poveri invitati a pranzo, calendari missionari telethon e così via. In quel giorno magicamente ci ricordiamo dei nostri fratelli più poveri. Quei poveri che proprio il nostro sistema ha generato. Ci ricordiamo di chi muore di fame... per nutrire il nostro superfluo, di chi muore nelle guerre... da noi generate e dalle quali traiamo il nostro superfluo, dalle discriminazioni razziali e religiose... da noi alimentate ad hoc per creare un clima di "paura di essere derubati"... del superfluo. Mi rincresce il popolo in questo senso. Tanti piccoli pollicini, con il loro soldino nascosto in banca, soggiogati dal timore e dall'incertezza. Con il lupo cattivo li pronto a mangiarseli... il primo "lupo banchiere"! Con lo spirito ormai rinsecchito dalla continua alienazione in cui versiamo.La vorticosa e stupida frenesia del vivere in quel modo aumenta la distanza dalla nostra spiritualità, ci porta a vivere una sorta di incoscienza, la stessa credo io che sta alla base di incidenti, bullismo, prostituzione, truffe continue, crisi della familia. Chiusi nelle nostre proprietà, guardiamo fuori dai finestrini la vita che passa, con distacco e indifferenza. Le urla e i volti afflitti sono nascosti dai divi e dalle fiction. E così la nostra casetta diventa il vagoncino di un treno guidato dal sistema verso una meta ignota, prossimo al deragliamento. Dello spirito dovrebbe occuparsene la chiesa. Dovrebbe essere lei a rallentare il treno ed a indirizzarlo verso stazioni sicure. Per fare ciò però occorre essere nudi davanti ai finestrini con la TV spenta e la coscienza spalancata. Ma anche lei purtroppo, è caduta nella rete. anch'essa appartiene al teorema delle favolette. Le racconta, se le lascia raccontare, ma soprattutto non guarda mai dal finestrino e nemmeno la TV. Lei ha uno specchio in cui guardare, I suoi capi, tutti li a fare la ruota come pavoni..."niente sesso, niente droga... e vai col rock & roll". Pedofili bardati di paillettes, con macchinoni blindati, gorilla e servizi stampa.(ora che ci penso, qualcuno ha pure fatto successo con il Rap). No benedetto omino... non sei una "Rockstar". Magari ci fosse una rockstar al potere... Di fatto anche la chiesa approfita dell'ingenuità della gente e gioco forza anche lei fa i suoi urlettini. Anatemi stupidi, fondati su arcaiche stupidità ed ecco fatto. Ecco un bel branco di topolini da gestire col timor di Dio.(oggi addirittura, l'appartenenza religiosa, prende la forme di una Griffe di cui fregiarsi all'occorrenza.)... "Consumismo, capitalismo, cristianesimo, tutti li a braccetto. Ma all'appello delle "C" ne manca una "Comunismo". Di fatto una modalità che si fonda sull'uguaglianza, TUTTI UGUALI! Peccato che ogni giorno che passa quest'idea sempre più si allontana da noi: i suoi portavoce, anche loro soggiogati a raccontarci favolette. Usando il termine democrazia, (A sproposito come bERLOSCONI usa quello di libertà) di fatto abbandonano la nave del comunismo come il più vile dei capitani. Con la scusa della modernizzazione lesti lesti hanno virato a destra... e li anche loro a metter pezze ad un sistema ormai fallito:"anche loro a raccontare favolette seduti nei loro vagoncini a guardare la TV...

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