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lunedì 2 marzo 2009

...Secondo: "Non nominare il nome di Obama invano"...

Da quando è esploso il fenomeno Obama sembra che Dio sia sceso su questa Terra una seconda volta: l'uomo nuovo, che cambierà i destini del nostro pianeta, sembra essersi incarnato nel 44° presidente degli Stati Uniti... E da allora una valanga di lodi, plausi, standing ovation, ringraziamenti reverenziali si è riversata su quest'uomo perfetto e senza macchia, da parte del mondo intero... Ora, senza mettere le vesti di chi polemizza sempre e comunque, quello che mi chiedo, è: cos'ha quest'uomo di tanto diverso dai suoi predecessori? Cos'è che lo rende unico e nuovo rispetto a tutti gli altri? Perchè è così intoccabile? D'accordo, è il primo presidente "afroamericano" (le virgolette per ricordare che il termine è un pò esteso in questo caso, visto che solo il padre era nero...), e questa già costituisce una svolta nella storia politica americana... Però non è che il colore della pelle sia in sè e per sè garanzia di essere una persona buona e giusta... Fra l'altro non stiamo parlando di un afroamericano nato e cresciuto sulla strada nei ghetti di New York, vittima delle discriminazioni bianche e delle ingiustizie latenti nel paese più "democratico" del mondo... In quel caso sì, sarebbe stata davvero una svolta, anzi una sorta di miracolo... Stiamo comunque parlando di un americano nato alle Hawaii da una famiglia "bene", che ha studiato alla Columbia University e ad Harvard, insomma di uno "fortunato"... Ma, a parte questo, ciò che mi ha messo per lo meno qualche piccolo dubbio sulla reale possibilità di cambiamento è stata la sua campagna elettorale... È inutile e stupido negare che ai giorni d'oggi l'immagine è tutto, e questa verità non si applica semplicemente a un prodotto da vendere al supermercato... Anzi... È diventato una sorta di comandamento da applicare all'intera esistenza umana e a tutti i suoi aspetti, politica compresa... Non votiamo più il candidato migliore: scegliamo semplicemente l'immagine che ci piace di più... E, cosa ancor più triste, non la scegliamo liberamente, guidati da un nostro gusto o giudizio personale... Si tratta di una "scelta" guidata dall'esterno, sapientemente pilotata da fior di specialisti di marketing ed esperti dell'inconscio... Dagli anni 50 in poi, l'impiego della manipolazione psicologica è diventata uno dei punti saldi della politica, se non il suo aspetto principale... E così ecco che gli uomini politici cominciarono ad applicare le più astute tecniche impiegate dai produttori industriali per vendere automobili e frigoriferi, spendendo fiumi e fiumi di soldi per assoldare esperti di public-relations, psicologi, psicanalisti, visagisti, psico-linguisti, agenti pubblicitari e quant'altro... Mi è rimasto impresso, in tal senso, un articolo apparso tempo fa sui giornali a proposito di una lettera scritta da Obama alle figlie... In questa lettera, Obama si scusava con le figlie per tutto il tempo che aveva speso per la campagna elettorale, sottraendolo, ovviamente, a quello dedicato a loro... "Se l'ho fatto, è perchè desidero che ogni bambino americano sia fortunato e abbia le stesse opportunità che avete voi..." Insomma, una sorta di lettera strappalacrime, che avrà fatto pensare a molti "che bravo padre, che buon cuore ha quell'uomo..." Ma, dico io, perchè non l'hai scritta direttamente alle tue figlie, anzichè pubblicarla su un giornale in modo che fosse indirizzata a milioni di persone?! Non sentite anche voi una lieve puzza di strategia mediatica?! Sono proprio queste cose che mi fanno incazzare: poteva anche essere un buon proposito, ma il fatto che l'abbia affidata a un media rende il suo valore pari a zero!! Altro che buon padre...(mi viene perfino il dubbio che l'abbia scritta lui, e non ne abbia affidato la stesura a chi si occupa di compilare i suoi dicorsi...) Sarebbe dunque questo l'uomo nuovo? Ho un pò divagato lasciandomi prendere la mano, ma quello su cui volevo focalizzare l'attenzione è appunto la sua campagna elettorale, e in particolare i suoi finanziamenti, visto che da questi si possono capire molte cose... Oltre a essere il primo presidente "abbronazato" (non volevo tirare in ballo pure lui, ma come si fa a non ricordare certe cazzate!!), Obama ha battuto un altro record, quello appunto dei finanziamenti racimolati durante i mesi di campagna elettorale, che si aggirano intorno al miliardo di dollari... Una cifra astronomica, che in tempi di crisi fa ancora più impressione... Non so di preciso quanti ne abbia spesi per portare avanti la sua pubblicità elettorale, ma di fatto ne ha spesi molti di più rispetto al suo rivale Mc Cain, e guarda caso ha vinto la battaglia... Secondo gli specialistici del condizionamento, la ripetuta esposizione di una persona ad uno stimolo indurrebbe questa persona a una reazione di gradimento nei confronti dello stimolo stesso... Proviamo quindi a immaginare quanti "stimoli Obama" siano arrivati agli elettori tramite tv, giornali, radio, cartelloni e manifesti pubblicitari (ha trasmesso durante la campagna elettorale oltre 7.700 spot televisivi ogni giorno, il doppio rispetto all’altro candidato McCain, ed ha acquistato inserzioni pubblicitarie per ben 180 milioni di dollari) e tiriamo le somme... Ma a parte queste considerazioni, che possono anche non essere condivise, la cosa più interessante è vedere da dove sono arrivati tutti quei soldi... A parte le donazioni dei cittadini "comuni", che hanno creduto in lui e hanno voluto sostenerlo con il loro piccolo contributo, i "soldoni" sono arrivati da ben altra gente, primi fra tutti i "falchi" della finanza di Wall Street, quegli stessi speculatori che hanno mandato a rotoli l'economia mondiale creando una crisi ci riguarda tutti... gruppi come Goldman Sachs, JPMorgan Chase, Citigroup, Morgan Stanley hanno messo nelle tasche di Obama quasi 3 milioni di dollari. Dagli speculatori più selvaggi invece, cioè gli Hedge Funds, il neopresidente ha incamerato 2,6 milioni di dollari... (è un caso che Obama abbia firmato al Congresso il pacchetto salva-borse?!...) Oltre alle banche, Obama ha ricevuto 1,6 milioni di dollari dai colossi farmaceutici (e conosciamo tutti i comportamenti poco morali che queste multinazionali tengono nei paesi del Terzo Mondo, oltre il fatto che i loro interessi sono direttamente collegati al mantenimento del sistema sanitario privatizzato americano, causa di ineguaglianze sociali orrende...) Alla voce “Comunicazioni ed Elettronica”, il democratico ha ricevuto 21 milioni di dollari! Stiamo parlando in questo caso delle grandi industrie legate allo spionaggio, alle intercettazioni ecc...(forse è per questo che Obama votò al Congresso la legge FISA, quella che permette lo spionaggio di immigrati o di americani considerati ‘alieni’, politicamente scomodi...) Pure l’industria bellica fa la sua parte, “donando” al senatore democratico quasi 900.000 dollari. Il comparto più ricco, o forse quello più generoso, è quello della salute e delle assicurazioni, un connubio deleterio tra “soldi & salute”, visto che nel Paese più democratico del mondo oltre 44 milioni di persone sono prive di assistenza sanitaria. Questo ricchissimo comparto ha donato ad Obama più di 49 milioni di dollari! (sono curiosa di vedere come si concilierà tutto questo con la sua proposta di riformare il sistema sanitario, rendendolo pubblico e gratuito per tutti...) Giusto per citare una notizia di questi giorni, il nostro caro Obama ha ribadito al mondo intero la sua lotta contro le lobby... Si è sempre sforzato di rassicurare l’America che lui era il candidato degli interessi della famiglia media, ma anche dei poveri e degli svantaggiati... ma perchè ha sempre tralasciato il fatto di aver ricevuto proprio dalle lobby e dai gruppi di pressione come gli studi legali (che in America hanno molto potere) più di 37 milioni di dollari?!... Ovviamente tutti questi soldi non sono a fondo perduto, non vengono dati ai politici per spirito di generosità e altruismo... Si tratta di "favori" che vanno ricambiati... Il fatto è che il mondo non gira grazie all'idealismo, alle scelte politiche e alle decisioni delle istituzioni... Il mondo gira grazie ai soldi, e al potere dell'elite economico-finanziaria internazionale... E questa elite non è di un colore piuttosto che di un altro, a lei non interessa chi sta "ai posti di comandi", ma solo che chi sta ai posti di comando faccia i suoi interessi... Io non credo, quindi, che Barak Obama sia davvero l'uomo nuovo, capace di cambiare il mondo... Chissà, magari mi sbaglio, sono io la prima a sperarci, magari è davvero diverso, ma tutte queste cifre mi fanno sorgere qualche ragionevole dubbio... Per questo mi sono permessa una critica nei suoi confronti, perchè non credo che Barak Obama sia il nuovo dio in terra...

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