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venerdì 5 settembre 2008

Perchè questo blog?

Perchè questo blog? La goccia che ha fatto traboccare il vaso, è data dalla continua degenerazione umana, che a mio avviso, ha raggiunto il limite della decenza. Tutto ciò mi ha portato a riflettere, per cercare di comprendere quello che è posto alla radice del problema. La parte del diavolo, se la porta via il danaro, avremo modo di parlare spesso di quest'argomento. Poi c'è la parte spirituale, che proprio a causa dei soldi, piano piano ci sta abbandonando. La chiesa che di fatto per noi italiani di origine cristiana, dovrebbe essere la nave su cui solcare le acque dell' infinito con assoluta integrità morale e sufficiente coerenza, oggi non appare più credibile. Anch'essa è tale alla quasi totalità di un sistema, che con fare ottuso, accecato dall'oro, non si accorge di avere le ore contate. La vita stessa, ci sta scappando di mano a favore di una fagocitante macro economia, a favore di un manipolo di manigoldi che a turno si eleggono a paladini del popolo, mascherando così i loro egoistici, sporchi e futili interessi. Quello che stiamo vivendo oggi, è una sorta di globalizzazione del pensiero perpetrata da una civiltà incivile, in maniera anche abbastanza violenta. La finalità è quella di offrire al sistema, il cibo di cui fabbisogna per sopravvivere. L'uomo, in secondo piano nell'essere, sui dettami del sistema assecondato dai potenti viene reso lentamente cieco e sordo a tutto ciò che non fa parte del piano. Chi si ribella, per un motivo o per l'altro è perseguitato perchè temuto come un nemico mortale. Tutto ciò rende più difficile disegnare l'esistenza con colori diversi, pochi sono coloro che hanno sufficiente coraggio per opporsi nel nome della libertà, della fratellanza e della democrazia. Quello che tutto ciò ci fa smarrire per strada, è l'opportunità di approfondire la conoscenza di noi stessi. La direzione univoca nella quale siamo costretti, non ci permette di visitare tutte quelle porte sistemate fuori dal cerchio della conoscenza condivisa. I poteri sciamanici vengono considerati blasfemi, le stelle e la loro interazione con noi stessi, assurdità da baraccone. le teorie alternative, di civiltà distrutte dall'uomo occidentale nel corso dei secoli, come del resto le fedi spirituali diverse da quelle monoteiste, vengono minimizzate e scartate.

3 commenti:

  1. Bisogna avere un caos dentro di se per generare una stella danzante (Nietzsche)

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  2. Un testo anonimo della Tradizione afferma che, nel corso della propria esistenza, ogni essere umano può adottare due atteggiamenti: Costruire o Piantare. I costruttori possono dilungarsi per anni nei loro compiti, ma arriva un giorno in cui terminano la propria opera. A quel punto si fermano, e il loro spazio risulta limitato dalle pareti che hanno eretto. Quando la costruzione è finita, la vita perde di significato.
    Poi ci sono quelli che piantano: talvolta soffrono per le tempeste e le stagioni, e raramente riposano. Ma al contrario di un edificio, il giardino non smette mai di svilupparsi. Esso richiede l'attenzione continua del giardiniere ma, nello stesso tempo, gli permette di vivere una grande avventura.
    I giardinieri sapranno riconoscersi l'un l'altro, perchè nella storia di ogni pianta c'è la crescita della Terra intera.
    (da "Brida" di Paulo Coelho)
    ...volevo semplicemente condividere con voi queste belle parole che m'hanno svegliato questa mattina)...

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  3. Anch'io sono dalla parte di chi coltiva: prendersi cura di nostra madre,la Terra, è una delle cose che rende l'essere umano degno di quel nome... pensate poi alla cultura... che altro è se non la "coltivazione" dello spirito? E i sentimenti, gli ideali? Anche quelli si coltivano, perchè hanno bisogno di cure continue, di attenzione da parte nostra, altrimenti rischiano di morire...
    Ma anche i costruttori hanno la loro importanza... Da sempre, nella storia, l'uomo si è creato un luogo in cui abitare, che fosse una capanna di giunchi, una tenda di pelli o una casa di legno... E' vero, prima o poi la costruzione finisce, ma ciò non toglie che si possa iniziare un'altra opera... Costruire, a differenza di piantare, implica la possibilità di essere liberi: la natura è sempre uguale a sè stessa, anno dopo anno, mentre l'uomo cosa sarebbe senza libertà? E poi, che senso avrebbe coltivare, ad esempio, la fratellanza e l'amore, se non servisse per costruire un mondo migliore?!...
    Grazie ziacvx per aver voluto condividere con noi questi pensieri!!

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